La ferrovia del Vaticano
Questo raro e prezioso documento propone la costruzione della ferrovia del Vaticano. Una linea internazionale che collega la stazione di Roma San Pietro alla Città del Vaticano, un chilometro e duecento metri di binario che la rende la più breve ferrovia internazionale del mondo.
Da Wikiopedia:
La costruzione di una linea ferroviaria che collegasse la Città del Vaticano all’allora Regno d’Italia fu disposta dai Patti Lateranensi, firmati bilateralmente fra Italia e Vaticano l’11 febbraio 1929. Finanziati interamente dal Regno d’Italia, i lavori di realizzazione della ferrovia Vaticana furono avviati già nell’aprile seguente e si conclusero in tre anni, dopo aver superato notevoli difficoltà sia in fase di redazione del progetto che durante la costruzione della strada ferrata. Nel 1933 Italia e Vaticano stipularono una convenzione accordandosi sulla gestione della linea: il binario che correva all’interno delle mura della Città del Vaticano passò in gestione alla Santa Sede, mentre la porzione di tracciato che si estendeva in territorio italiano passò alle Ferrovie dello Stato. I primi viaggi di collaudo furono effettuati nel 1932, ma l’inaugurazione della ferrovia avvenne solo nel 1934.
Negli anni la linea fu interessata quasi esclusivamente da traffico merci, oggi soppiantato dal trasporto su gomma. Occasionalmente la ferrovia ha effettuato anche servizio passeggeri: la prima volta fu l’11 aprile 1959, quando un convoglio speciale trasportò numerosi fedeli in occasione del trasferimento della salma di Pio X a Venezia. La ferrovia fu utilizzata da un pontefice per la prima volta il 4 ottobre 1962, quando Giovanni XXIII si recò in pellegrinaggio a Loreto e Assisi usufruendo del treno. Inizialmente costruita a doppio binario, durante la sistemazione degli impianti della ferrovia in vista del Giubileo del 2000 uno dei due binari è stato rimosso e in suo luogo è sorta una via pedonale chiamata “Passeggiata del Gelsomino”. A partire dal settembre 2015 la ferrovia espleta regolarmente servizio passeggeri: ogni sabato un treno collega la stazione di Città del Vaticano con le ville pontificie di Castel Gandolfo.
CARATTERISTICHE
Il viadotto del Gelsomino in una fotografia del 1934; sullo sfondo è visibile la cupola di San Pietro
La ferrovia è a scartamento ordinario ed è lunga complessivamente 1270 metri; escludendo le aste di manovra situate oltre le stazioni di Città del Vaticano e Roma San Pietro, la lunghezza della linea si riduce ad appena 624 m. Sulla linea, il cui armamento è costituito da rotaie da 36 kg/m, dal 27 settembre 2013 è attiva l’elettrificazione a 3000 volt a corrente continua lungo tutto il tratto italiano. Il tracciato della ferrovia sconfina in territorio vaticano oltrepassando le mura leonine tramite un varco: dal dicembre 1933 tale accesso è sorvegliato da un cancello scorrevole in ferro, la cui apertura è comandata dalla Santa Sede.
Di particolare interesse è la stazione di Città del Vaticano: progettata dall’architetto Giuseppe Momo ed eretta fra il 1929 e il 1932, svolge regolarmente servizio passeggeri ed è adibita in parte a centro commerciale e in parte a museo. Il sontuoso fabbricato viaggiatore, in stile eclettico, possiede un rivestimento esterno in travertino e mostra nella sua facciata anteriore un pronao sorretto da pilastri rettangolari e colonne ioniche, sormontato dallo stemma di Pio XI sorretto dal Pensiero e dall’Azione, opera dello scultore Edoardo Rubino. La stazione è dotata di due binari passanti di cui solo uno servito da banchina, oltre ad un breve binario tronco.
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